LA NOSTRA MONTAGNA

IL MONVISO

Il Monviso, con i suoi 3841 metri,  è la montagna più alta delle Alpi Cozie. Sorge a pochi chilometri dal confine con la Francia e fa parte dell'omonimo gruppo montuoso. Chiamato anche “Re di Pietra”, domina incontrastato la valle Po, sovrasta il Pian del Re dove nasce il Po, la sorgente del fiume più lungo d'Italia ed è visibile anche dalla Pianura Padana e da Torino.

Il nome deriva dal latino “Mons Vesulus” e significa "montagna ben visibile", proprio per la sua grande visibilità rispetto alle vette circostanti e per il suo essere un fondamentale punto di riferimento per i viaggiatori.

Un Territorio dal grande valore morfologico e naturalistico e habitat naturale di una ricchissima presenza di flora e fauna unica e particolare. Per questo motivo il Territorio del Monviso è tutelato dalla Regione Piemonte con il “Sistema delle aree protette della fascia fluviale del Po” (divenuto nel 2016 Parco Naturale del Monviso) e nel 2013 è diventato patrimonio dell'UNESCO come Riserva della Biosfera nazionale e transfrontaliera.

LA FLORA DEL MONVISO

Il territorio protetto del Parco del Monviso è costituito da un’ampia varietà di ambienti e da una vasta ricchezza di specie vegetali: il “bosco planiziale” con Farnie e Carpini bianchi, i boschi ripariali di pianura dominati da Salice bianco e Pioppo bianco, gli stagni dalla ricca flora acquatica, i greti montani popolati da salici arbustivi ed epilobi e ai boschi misti di latifoglie e alle faggete. Alle quote più elevate, troviamo boschi di conifere, tra le quali domina il larice ma con un importante presenza di Pino cembro, soprattutto in Val Varaita, dove si trova il bosco dell’Alevè, la cembreta più ampia dell’arco alpino e una delle più grandi d'Europa.

LA FAUNA DEL MONVISO

Nel Parco del Monviso si possono incontrare numerose specie animali. Stambecchi, marmotte, camosci, ermellini, cervi, caprioli, cinghiali e numerose specie di uccelli. Il vero “tesoro” in fatto di biodiversità è rappresentato dalle specie endemiche, quelle “minacciate” e più rare, tra cui la Salamandra di Lanza, alcune specie di farfalle, il Gipeto (oggetto di un programma internazionale di reintroduzione), il lupo, il Cervo Volante.

LA SALITA AL MONVISO

La  vetta del Monviso fu conquistata per la prima volta il 30 agosto del 1861 dall’alpinista inglese William Mathews, uno dei fondatori del Club Alpino di Londra nel 1857. Il primo italiano a compiere la stessa impresa fu invece Quintino Sella che, insieme ai fratelli Paolo e Giacinto Ballada de Saint Robert e al deputato calabrese Giovanni Baracco, raggiunsero la vetta il 12 agosto del 1863. Oggi è possibile raggiungere la cima del Monviso con un’ascesa molto difficile, destinata solo a escursionisti esperti a causa di alcuni passaggi in arrampicata di grado II e III. Partendo da Pian del Re, ci vogliono circa 8 ore per raggiungere la vetta.

MONVISO ESTATE E INVERNO

La stagione invernale è perfetta per gli sciatori che possono trovare strutture attrezzate (tra cui il comprensorio sciistico di Crissolo, attrezzato con skilifts che risalgono il versante Granero) e per praticare sci alpinismo o organizzare trekking con le ciaspole. La stagione estiva mette invece a disposizione diversi percorsi ciclistici per gli amanti della mountain bike e delle scalate in quota, oltre a trekking fino in alta quota, anche accompagnati da guide


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